Arriva lo sciame meteorico
Migliaia di scie luminose solcheranno il cielo
L’evento astronomico dell’anno, forse anche più della tanto pubblicizzata eclisse solare dello scorso 11 agosto, potrebbe senza dubbio rivelarsi il massimo dello sciame meteorico delle Leonidi di questo 18 novembre. E’ probabile che vi ricordiate della grande beffa dello scorso novembre, quando, per giorni, i telegiornali nazionali annunciarono che gli astronomi prevedevano, per la notte tra il 17 e il 18 del mese, una intensissima pioggia meteorica. In realtà non fu così solo per un “piccolo” particolare: la caduta delle stelle cadenti, peraltro neanche grande come previsto, avvenne la notte precedente, cioè quella tra il 16 e il 17, sedici ore prima del previsto e, comunque, puntuale picco. Ed ecco, tutti accanirsi contro gli astronomi, rei di aver “sbagliato i calcoli”; ma, c’è da pensare che questi sono fenomeni non calcolabili e prevedibili al 100%, poiché dipende tutto dalla effettiva quantità di detriti e polveri, che la Terra incontra nella sua orbita intorno al Sole, e che provocano le scie luminose, che siamo soliti vedere attraversare il cielo. Le Leonidi, che sembrano provenire dall’omonima costellazione del Leone, sono prodotte dai resti della cometa progenitrice 55P/Tempel-Tuttle, che passa al perielio (il punto dell’orbita più vicino al Sole) ogni 33 anni e tre mesi, sono famose per aver regalato all’uomo uno degli spettacoli più stupefacenti della natura: la sera del 17 novembre 1966 le frequenze stimate arrivarono fino a 1000 meteore al minuto! Una vera e propria tempesta! Per quest’anno le attese sono molto minori, ma fanno ben sperare noi Europei, perché il picco, è d’obbligo il condizionale, dovrebbe esserci tra le 03h00 e le 03h30 locali del 18, quando la costellazione del Leone sarà già abbastanza alta sull’orizzonte orientale. E’ vero che siamo a metà della settimana e che, il giorno dopo, ci attendono scuola e lavoro, ma è un’occasione assolutamente da non perdere. Ma, allora, cosa succederà? Ci attendiamo tutti almeno una ventina di meteore al minuto, il che non è certamente lo show del ’66 ma, comunque, non ci dispiace. Non so se vi sia mai capitato di vedere sfrecciare in cielo una stella cadente, soprattutto in estate attorno al 12 agosto, quando ci sono le Perseidi, le “Lacrime” di San Lorenzo, secondo la tradizione popolare; ora potreste contare più meteore in pochi minuti, di quante ne abbiate mai viste in tutta la vostra vita: immaginate scie velocissime e luminose, di colorazione varia, che si accendono e si spengono in cielo, talvolta lasciando tracce persistenti per decine di secondi, bolidi (meteore che possono illuminare a giorno il suolo, come la Luna Piena); forse, emozionati e infreddoliti, non saprete dove guardare, per seguirle tutte. Infine, speriamo nella clemenza del signor Tempo Meteorologico, che troppe volte è stato dispettoso e antipatico, con noi ammiratori del cielo.
Mario Esposito, studente del Liceo Ginnasio “Turriziani” FR 2° C, appassionato di Astronomia
La Provincia di MERCOLEDI 18 NOVEMBRE 1999 Pag. 7