Una notte dal cielo luminoso
Durante la notte tra il 17 e il 18 novembre 1999, come avevo pre-annunciato, si è verificato un evento grandioso, di rara bellezza, nonostante le previsioni meteorologiche sfavorevoli. Infatti, esattamente tra le 00:00 e le 03:00 del 18/11, dal giardino di casa mia, io ed un mio compagno di classe Giovanni Pagliuca, abbiamo potuto assistere alla caduta di circa mezzo migliaio di meteore (stelle cadenti), perché il cielo è stato miracolosamente sgombro da nuvole. All’inizio è facile: “Eccone una!” la disegno su una cartina prestampata, “Eccone un’altra!” disegno anche questa, poiché ho il compito di annotare graficamente tutte le meteore osservate visualmente, ma, mentre sono con gli occhi bassi, ecco Giovanni esclamare: “Mario, ne ho viste tre consecutive, vicine e bellissime verso Orione!!!”, “Le ho perse!”. Il tasso incomincia ad essere sostenuto, e le operazioni diventano più frenetiche. Sono le 02:00 e non si contano più le esclamazioni di stupore, sorpresa, meraviglia ed emozione, alla vista di meteore luminosissime (davvero tante!): “Oddio, cos’ho visto ora! oddio, eccone subito un altra, ancora più bella!” Le cartine, una dopo l’altra, si riempiono subito di decine di meteore; già una cinquantina in poco tempo. Sono le 02:30 circa: arriva il caos, il panico, si perde il lume della ragione; se prima si potevano tranquillamente segnare tutte (o quasi) le scie osservate, ora è praticamente impossibile: tre ‘bolidi’ favolosi consecutivi, nella stessa zona di cielo! Passano i minuti, siamo confusi, spaesati, emozionati; abbandono le cartine, per affidarmi alla ripresa fotografica, che però, pur usando una 28mm (grandangolo), restringe troppo il campo, quindi ci affidiamo alla dea Fortuna; puntiamo il Cane Maggiore (dove erano appena apparsi i tre bolidi consecutivi suddetti, ma passano delle nuvole), il Leone (ne contiamo tante, ma sono di piccola estensione) ed infine l’Orsa Maggiore o Grande Carro: mancano pochi minuti alle 03:00 e il cielo ci dà il “colpo di grazia”, perché ormai siamo nel culmine: sotto la coda dell’Orsa Maggiore (mentre stiamo fotografando) passano, in un minuto, decine di meteore luminosissime e di colore verde smeraldo: “Mi viene da piangere!”, tanta è l’emozione, e succede il finimondo: lampi blu e bolidi colorati, velocissimi e con scie persistenti per qualche secondo, a tutto spiano; uno, poi, tra le nuvole, nel Leone, alla fine del suo tragitto, scoppia dando luogo ad un flash luminoso.
Mario Esposito, 2°C Liceo Ginnasio “Turriziani” – FR
Articolo pubblicato su La Provincia di SABATO 27 NOVEMBRE 1999 Pag.10