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Presentazione libro: Astroarcheologia una scienza eretica

Astroarcheologia una scienza ereticaOggi vi segnalo con piacere un’altro bel libro, che si occupa di archeoastronomia, cioè quella disciplina che mette in relazione monumenti e costruzioni antiche con la posizione di stelle e pianeti nell’antichità, così come furono osservati dai costruttori degli stessi.

Argomento tanto affascinante quanto complesso che richiede una trattazione particolare, come fa il nostro John Michell, che è uno studioso di scienza, numerologia e storia delle religioni. Tra le sue numerose pubblicazioni possiamo contare Twelve Tribe Nations and the Science of Enchanting the Landscape e The New View over Atlantis.

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Atlantide tra mito e realtà

Atlantide tra mito e realtà

PlatoneIl fatto che Platone sia stato il primo a parlare di Atlantide, ha dato alla storia molto credito. Platone è il padre della filosofia occidentale; il suo pensiero è alla base della nostra civiltà  ed è per questo che la storia di Atlantide è più accettabile, perché è arrivata a noi tramite i suoi scritti e non quelli di qualcun’altro.
Platone scrisse di Atlantide solo negli ultimi anni della sua vita, ma la storia l’aveva ascoltata in gioventù, durante una cena, un resoconto che se veritiero egli deve aver in qualche modo udito di nascosto. Il Convivio, ospitato dallo zio di Platone, era una tradizionale occasione di incontro del tempo, in cui facoltosi e colti uomini greci si incontravano, mangiavano, bevevano, discutevano. Il grande maestro di Platone, Socrate era sempre presente,e forse il giovane discepolo si inserì di soppiatto tra i convitati, approfittando del suo mentore e ascoltò quello che gli uomini stavano dicendo.

La leggenda di Atlantide, egli apprese, era già vecchia di generazioni, tramandata da Solone, famoso saggio e legislatore greco, vissuto nel sec a.C. che a sua volta l’aveva ascoltata in Egitto. Continua a leggere Atlantide tra mito e realtà

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Atlantide

Atlantide

Sarebbe più giusto intitolare questa pagina “Atlantide: tra mito e realtà …“. Il mito, o meglio, la mitistoria di Atlantide è infatti molto complessa: la sua conoscenza la dobbiamo grazie agli scritti di Platone, nei dialoghi di Timeo (II) e Crizia. Nella mitologia europea è un isola nel mare Atlantico, distrutta da un’ondata o da un maremoto; secondo il filosofo greco, un’isola lungo le coste del Marocco che tentò di assoggettare i suoi vicini, ma venne sconfitta da Atene e poi distrutta. Le due storie comunque hanno in comune solo quest’ultimo aspetto: la distruzione cioè dell’isola; per il resto, sono molto diverse: per noi Europei era la sede di una magnifica civiltà, che forse avrebbe costruito le piramidi egiziane e scoperto l’America; per i Greci antichi, un impero militarmente potente con volontà di espandersi. Come possiamo notare, la base storica dei miti è abbastanza diversa, almeno nei contenuti fondamentali.

Sicuramente il racconto più popolare resta quello di Platone: a narrare la storia è Crizia, grande oratore greco, da lui udita dal proprio avo, che l’aveva a sua volta appresa da Solone, e questi da un sacerdote egiziano; l’ambito cronologico torna indietro rispetto al momento del discorso di ben 9000 anni: è questo il motivo per cui nonostante l’impresa fosse la “più meravigliosa di questa repubblica, […] la memoria sua non bastò fino a noi”. Continua a leggere Atlantide

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Aosta: Orione come modello?

Aosta: Orione come modello?

Aosta: Orione come modelloLa grande stele antropomorfa n. 30, rinvenuta nell’area megalitica di Aosta, rappresenta la Costellazione di Orione: infatti, il contorno del personaggio raffigurato e la posizione dei suoi principali attributi coincidono in maniera quasi perfetta con le principali stelle di quel gruppo. In particolare, il profilo a T è segnato da Betelgeuse e da Bellatrix, la cintura di Orione (formata da Alnitak, Alnilam e Mintaka) si viene a trovare sulla corda dell’arco, mentre altre stelle meno luminose contornano l’arco. La spada di Orione è in perfetta coincidenza con le dita del personaggio e Rigel si trova in corrispondenza del pugnale a sinistra. Inoltre, un gran numero di altre stelle brillanti viene a coincidere con punti salienti della stele, quali le braccia, i gomiti e la borsa semicircolare. Bisogna a questo punto ricordare, a conferma della nostra interpretazione, che un precedente studio astronomico, effettuato nell’area megalitica, aveva mostrato come la stele in questione fosse stata eretta in modo da risultare rivolta verso il punto in cui sorgeva Orione, e in particolare verso la brillante Betelgeuse. Continua a leggere Aosta: Orione come modello?

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Introduzione all’archeoastronomia

Introduzione all’archeoastronomia

L’archeoastronomia nasce dall’unione ideale soprattutto tra astronomia ed archeologia, ma anche sociologia, fisica, matematica. Tale disciplina si propone di studiare le civiltà antiche, per capire quali conoscenze avessero nell’ambito dello studio del cielo.

L’archeoastronomia si basa in particolare su evidenze archeologiche, perché i documenti scritti lasciati dalle civiltà  preistoriche sono scarsi.

Analizzare gli allineamenti dei reperti architettonici e archeologici per rilevare un eventuale puntamento verso stelle è di alto interesse. Sono state studiate in tal senso magnifiche opere quali le piramidi dell’antico Egitto, o i monumenti megalitici diffusi in tutta Gran Bretagna, Scozia, Irlanda, e Francia, e i resti delle civiltà precolombiane.

Uno degli esempi più famosi di struttura megalitica ricca di significati astronomici è quello di STONEHENGE, in Inghilterra. Continua a leggere Introduzione all’archeoastronomia

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La scienza greca delle origini

La scienza greca delle origini vive all’interno della riflessione filosofica e, per molti aspetti, ne condiziona gli sviluppi. Il filosofo del VI sec. a.C. indaga la natura e i suoi fenomeni e cerca di ricondurli a principi generali (il caldo, il freddo, l’aria, l’acqua, il fuoco, ecc.). L’interscambio però tra scienze naturali e speculazione filosofica prescinde però dal presupposto fondamentale della scienza moderna da Galileo in poi: la verifica sperimentale.
In greco non esiste un esatto corrispondente delle parole “scienza” e “scienziato”. Anzi si può dire che la terminologia è piuttosto incerta, a conferma dell’assenza di steccati tra i vari settori del sapere. All’interno della speculazione filosofica rimase a lungo anche l’astronomia, tanto che l’immagine popolare del filosofo Talete lo mostra intento nell’osservazione degli astri al punto da cadere in un pozzo. Ancora nel 423 a.C., nella commedia “Le nuvole”, Aristofane mette alla berlina Socrate (e con lui tutti i sofisti) rappresentandolo su un trespolo, tutto preso dall’osservazione dei fenomeni celesti e dedito al culto delle nuvole. Continua a leggere La scienza greca delle origini