Il mondo delle WebCam astronomiche
Indice rapido:
Introduzione. Le webcam si collegano facilmente al telescopio, svitando l’obiettivo delle stesse e usando un raccordo filettato del diametro di 31.8 mm (lo stesso diametro del porta oculari). Si possono riprendere immagini al fuoco diretto del telescopio o con la tecnica della proiezione dell’oculare (che produrrà un’immagine certamente più ingrandita). In quest’ultimo caso è molto consigliato acquistare un apposito adattatore (tipo tele-extender).
Le WebCam Philips Vesta e Vesta Pro sono state le prime e le più usate dagli astrofili per le riprese astronomiche. Cerchiamo di capire assieme il motivo di cotanto successo. Esse possiedono una serie di caratteristiche che le rendono particolarmente adatte a tale particolare applicazione. Tra le più importanti:
- obiettivo svitabile che permette un semplice adattamento al porta-oculari del telescopio;
- il modello Vesta Pro possiede un frame-rate (numero di fotogrammi al secondo) molto rapido (fino a 30 fotogrammi al secondo) che lo rende molto utile nella ripresa planetaria;
- il sensore CCD della Sony ha una buona risoluzione ed un basso rumore;
- in Internet sono facilmente reperibili driver aggiornati e software specializzati sia nella ripresa delle immagini che nella successiva elaborazione delle stesse.
Tuttavia queste webcam attualmente non sono più in produzione né in commercio, essendo state sostituite da altri modelli quali la Philips Toucam Pro, che comunque sono molto simili alle precedenti. La TouCam è stata definita, secondo la casa, di alto livello, grazie ad un sensore CCD in grado di lavorare anche a bassa luminosità e di riprendere immagini con risoluzione di un megapixel.
Una piccola webcam impiegata insieme ad un buon telescopio, può portare a risultati sorprendenti almeno sul Sistema Solare, in cui i migliori Astro Imagers hanno ottenuto immagini di alto livello, superando in molti casi, livelli di dettaglio precedentemente ottenuti con le normali (e costose..) camere CCD astronomiche. L’uso delle webcam per la ripresa del cielo profondo al contrario è limitata dal software di base che non consente di impostare tempi di posa sufficientemente lunghi per registrare la debole luce di questi oggetti. Inoltre anche allungando i tempi il rumore elettronico si rende evidente, mancando un sistema di raffreddamento del sensore. Esistono tuttavia software speciali che consentono di allungare i tempi di posa rispetto a quelli standard e così di sommare molte immagini dopo averle memorizzate sul disco fisso del computer.
L’ultima arrivata in casa Philips è la Toucam Pro II, di cui sono felice possessore, a partire dal 30 marzo 2005.
La seguente immagine rappresenta il mio primo mosaico lunare, realizzato sovrapponendo 5 immagini distinte ottenute sommando ognuna diversi frame. Non c’è stata alcuna particolare elaborazione né trattamento con programmi di fotoritocco. Le riprese sono state effettuate in condizioni di scarso seeing.
Mosaico terminatore
Data di ripresa: 21 maggio 2005. Località: Campoatino (FR). Telescopio: RIFRATTORE APOCROMATICO 25cm f/9
Altre singole immagini ottenute con la webcamdi seguito:
Montes Appenninus sul terminatore
Data di ripresa: 16/04/2005. Località: Frosinone. Telescopio: RIFRATTORE ACROMATICO 12cm f/8.3
Crateri Tycho + Maginus
Data di ripresa: 26/08/2005. Località: Campocatino (FR). Telescopio: RIFRATTORE APOCROMATICO 25cm f/9
Crateri Alphonsus – Arzachel – Purbach – Regiomontanus
Data di ripresa: 26/08/2005. Località: Campocatino (FR). Telescopio: RIFRATTORE APOCROMATICO 25cm f/9
Ed ecco arrivare il mio secondo mosaico lunare. Precisamente èsoltanto la prima parte di tutto il terminatore ripreso. La seconda parte verrà pubblicata a breve, non appena avrò finito di elaborare i relativi filmati. Il mosaico attualmente è formato da ben 10 singole immagini, ognuna risultato della somma di 150 frames.
Mosaico terminatore
Data di ripresa: 26 agosto 2005. Località: Campocatino (FR). Telescopio RIFRATTORE APOCROMATICO25cm f/9