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Osservazione Leonidi 1999

Osservazione Leonidi 1999

Frosinone (FR), 17/11/1999

Osservatori: Mario Esposito e Giovanni Pagliuca.

La notte tra il 17 e il 18 novembre 1999, abbiamo vinto una scommessa con noi stessi, grazie al nostro spirito di sacrificio e, se vogliamo, ad un po’ di coraggio, avendo previsioni meteorologiche esplicitamente negative ed essendo stato il cielo tutto il pomeriggio e la sera, a tratti, veramente coperto.

Ore 21:00 TMEC – Mancano ancora 5-6 ore al massimo previsto; come sarà il cielo? Bisogna essere ottimisti o pessimisti? Abbiamo ancora un po’ di tempo. Intanto i preparativi continuano.

Ore 00:00 TMEC –  Finora il cielo è stato nuvoloso, ma ora si sta aprendo. Si vedono le Pleiadi, Giove e la costellazione di Orione: iniziano ufficialmente le osservazioni delle Leonidi 1999.

All’inizio è facile: io ho il compito di segnare le scie delle meteore sulle apposite mappe del cielo che ho stampato, il tasso è nella normalità. Ho già fatto osservazioni del genere in passato (con le Perseidi ad agosto). Giovanni invece con il naso sempre all’insù non si perde neanche una meteora e si incuriosisce sempre di più. Piano piano il tasso comincia ad essere sostenuto, e le operazioni diventano più frenetiche.

Ore 02:00 TMEC – Le esclamazioni di stupore, sorpresa, meraviglia ed emozione non si contano più, alla vista delle meteore di magnitudine negativa (davvero tante!). Le mappe ormai si riempiono subito di decine di meteore.

Ore 02:30 TMEC – per noi è il caos, il panico, perdiamo il lume della ragione; se poche ore fa potevamo tranquillamente segnare tutte (o quasi) le scie osservate, ora è praticamente impossibile: tre bolidi favolosi apparsi l’uno dietro l’altro nella stessa zona di cielo ci hanno dato il colpo di grazia!

Passano i minuti, siamo confusi, spaesati, intimoriti, emozionati; abbandono le cartine, per affidarmi alla fotografia, che però, pur usando una 28mm, ha un campo limitato ad una piccola parte di cielo, quindi speriamo nella fortuna; puntiamo il Cane Maggiore, il Leone (ne contiamo tante, ma sono, logicamente, di piccola estensione, essendo vicine al radiante) ed infine l’Orsa Maggiore.

Ore 02:50 TMEC – Ormai siamo nel culmine: sotto la coda dell’Orsa Maggiore (mentre stiamo fotografando) passano in un minuto decine di meteore luminosissime e di colore verde smeraldo: mi viene da piangere, tanta è l’emozione, e succede il finimondo: lampi blu si susseguono ovunque in cielo, bolidi colorati, velocissimi e con scie persistenti per qualche secondo, che sgorgano da tutte le parti; uno, poi, tra le nuvole, nel Leone, alla fine del suo tragitto, scoppia dando luogo ad un flash luminoso.

Per il gran freddo, abbiamo le dita dei piedi congelati, e le mani non le avvertiamo più, ma va bene così, ne vale la pena, anzi ne è valsa la pena visto che sono le 03:10 TMEC del 18/11 e si è coperto tutto il cielo.

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Arriva lo sciame meteorico da La Provincia quotidiano

Arriva lo sciame meteorico

Migliaia di scie luminose solcheranno il cielo

L’evento astronomico dell’anno, forse anche più della tanto pubblicizzata eclisse solare dello scorso 11 agosto, potrebbe senza dubbio rivelarsi il massimo dello sciame meteorico delle Leonidi di questo 18 novembre. E’ probabile che vi ricordiate della grande beffa dello scorso novembre, quando, per giorni, i telegiornali nazionali annunciarono che gli astronomi prevedevano, per la notte tra il 17 e il 18 del mese, una intensissima pioggia meteorica. In realtà non fu così solo per un “piccolo” particolare: la caduta delle stelle cadenti, peraltro neanche grande come previsto, avvenne la notte precedente, cioè quella tra il 16 e il 17, sedici ore prima del previsto e, comunque, puntuale picco. Ed ecco, tutti accanirsi contro gli astronomi, rei di aver “sbagliato i calcoli”; ma, c’è da pensare che questi sono fenomeni non calcolabili e prevedibili al 100%, poiché dipende tutto dalla effettiva quantità di detriti e polveri, che la Terra incontra nella sua orbita intorno al Sole, e che provocano le scie luminose, che siamo soliti vedere attraversare il cielo. Le Leonidi, che sembrano provenire dall’omonima costellazione del Leone, sono prodotte dai resti della cometa progenitrice 55P/Tempel-Tuttle, che passa al perielio (il punto dell’orbita più vicino al Sole) ogni 33 anni e tre mesi, sono famose per aver regalato all’uomo uno degli spettacoli più stupefacenti della natura: la sera del 17 novembre 1966 le frequenze stimate arrivarono fino a 1000 meteore al minuto! Una vera e propria tempesta! Per quest’anno le attese sono molto minori, ma fanno ben sperare noi Europei, perché il picco, è d’obbligo il condizionale, dovrebbe esserci tra le 03h00 e le 03h30 locali del 18, quando la costellazione del Leone sarà già abbastanza alta sull’orizzonte orientale. E’ vero che siamo a metà della settimana e che, il giorno dopo, ci attendono scuola e lavoro, ma è un’occasione assolutamente da non perdere. Ma, allora, cosa succederà? Ci attendiamo tutti almeno una ventina di meteore al minuto, il che non è certamente lo show del ’66 ma, comunque, non ci dispiace. Non so se vi sia mai capitato di vedere sfrecciare in cielo una stella cadente, soprattutto in estate attorno al 12 agosto, quando ci sono le Perseidi, le “Lacrime” di San Lorenzo, secondo la tradizione popolare; ora potreste contare più meteore in pochi minuti, di quante ne abbiate mai viste in tutta la vostra vita: immaginate scie velocissime e luminose, di colorazione varia, che si accendono e si spengono in cielo, talvolta lasciando tracce persistenti per decine di secondi, bolidi (meteore che possono illuminare a giorno il suolo, come la Luna Piena); forse, emozionati e infreddoliti, non saprete dove guardare, per seguirle tutte. Infine, speriamo nella clemenza del signor Tempo Meteorologico, che troppe volte è stato dispettoso e antipatico, con noi ammiratori del cielo.

Mario Esposito, studente del Liceo Ginnasio “Turriziani” FR 2° C, appassionato di Astronomia

La Provincia di MERCOLEDI 18 NOVEMBRE 1999 Pag. 7

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Eclissi solare parziale – 12 ottobre 1996

Eclissi solare parziale – 12 ottobre 1996

Frosinone (FR), 12/10/1996

Osservatore: Mario Esposito

Oggi 12 ottobre ’96, nell’emisfero boreale ed in particolare in Canada (totalità) è stato possibile assistere ad una eclissi parziale di Sole da parte della Luna. In Italia l’inizio della parzialità  c’è stato alle ore 15:35, ed io, munito di un vetro oscurato dal fumo ed altre precauzioni, tra cui occhiali da sole con filtro UV ho potuto osservare lo svolgersi dell’intero fenomeno.

Oltre alle semplici parole, ho voluto relazionare il tutto anche con dei disegni raffiguranti il passaggio della Luna sul nostro Sole.

[ …]

La Luna ha attraversato il Sole, entrando ad ovest ed uscendo a nord-nord-ovest, il tutto in due ore circa. La prossima eclissi di Sole visibile dall’Italia si verificherà  l’11 agosto 1999, anch’essa sarà parziale, però la totalità  si avrà in Germania (Europa).